LOGO è un linguaggio informatico ma definisce anche una nuova concezione educativa.
      Grazie ad esso gli elaboratori diventano degli strumenti docili e potenti per pensare in ogni campo, e per diventare coscienti di come si pensa: per ricostruire cioè i procedimenti di conoscenza, per individuarne gli eventuali inciampi, per imparare a mettere a punto i ragionamenti anzichè accettarli o scartarli come giusti o sbagliati in blocco.
      Una Tartaruga cibernetica rende accessibile il comando del computer a bambini di quattro unni e li aiuta a capire i simboli linguistici e matematici riferendoli ai movimenti del proprio corpo, LOGO aderisce cosi ai modi in cui i bambini sviluppano le loro conoscenze in situazioni naturali, mediante l'attività e le scoperte personali, e umanizza il rapporto con la macchina.
Seymour Papert ha ottenuto questo risultato mettendo a frutto i suoi lunghi anni di ricerca con Jean Piaget
Questo splendido libro in Italia è esaurito da lungo tempo. Purtroppo attualmente se ne può visionare una copia solo attraverso le  biblioteche pubbliche. Qui, ora, è possibile leggerne una piccola parte.

0.1 Gli ingranaggi della mia infanzia
0.2 Elaboratori per bambini
1.   Elaboratori e culture informatiche
2.  Matofobia: la paura di apprendere
3.1 La geometria della tartaruga: una matematica fatta per apprendere
3.2 Progetto. Ipotetica conversazione tra bambini.
4.   Linguaggi per elaboratori e per persone
5.   Microcosmi: incubatrici di conoscenze.
6.   Idee potenti in unità di informazione alla portata della mente
7.   Le radici di LOGO: Piaget e l'intelligenza artificiale
8.   Immagini della società educante
9.   Epilogo: l'inconscio matematico

Recensione di Del Greco


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