Jerome Bruner
La cultura dell'educazione
Nuovi orizzonti per la scuola
Traduzione di Lucia Cornalba
Che cosa chiediamo alla scuola? Che semplicemente riproduca la cultura, uniformi i giovani a uno stesso stile, trasformandoli in tanti piccoli americani o tanti piccoli italiani? Oppure le chiediamo di dedicarsi all'altrettanto rischioso ideale di preparare i giovani ad affrontare il mondo nuovo che dovranno abitare? E come faremo a decidere come sarà quel mondo e cosa richiederà loro? Una cosa è emersa dai dibattiti che hanno investito i sistemi scolastici di qua e di là dell'oceano: che l'Educazione non riguarda solo i problemi tradizionali del voto, del curricolo, della verifica. Ma che piuttosto esige di venir considerata all'interno del particolare contesto in cui ha luogo. Imparare, ricordare, parlare, immaginare sono resi possibili dalla partecipazione attiva alla propria cultura di appartenenza. La cultura plasma la mente, ci fornisce la cassetta degli attrezzi mediante cui costruiamo non solo il nostro mondo, ma la nostra concezione di noi stessi e delle nostre capacità. La psicologia culturale e le moderne teorie della mente possono rivelarsi, come Bruner dimostra in questo libro, la chiave di volta per raggiungere questi obiettivi.
Jerome Bruner è professore di psicologia alla New York University Nel 1987 è stato insignito del premio Balzan per "il suo contributo alla comprensione della mente umana". Tra le sue opere, numerose delle quali tradotte in italiano, ricordiamo: Il conoscere. Saggi per la mano sinistra (Armando 1968), Autobiografia. Alla ricerca della mente (Armando 1984), La mente a più dimensioni (Laterza 1988), Il linguaggio del bambino (Armando 1990), Il processo educativo (Armando 1990), Verso una teoria dell'istruzione (Armando 1991) e La ricerca del significato. Per una psicologia culturale (Bollati Boringhieri 1992).