Domenico Antonio Napolitani
nato circa 1650

 

 
Padre di  Ignazio Napolitani
 
 

fonte:   I Nostri avi,     www.genealogy.com

tratto da:  I Nostri avi:

La famigla Napolitani è stata tra le più importanti e ricche di Lanciano. Si è estinta nella prima metà del Novecento col matrimonio dell'ultima discendente, donna Camilla, con Gerardo Berenga (1860 - 1945), Sindaco della Città e poi deputato. 

Il settecentesco Palazzo Napolitani, al confine tra i quarieri Civitanova e Sacca, che conta oltre cinquantaquattro stanze, una cappella e una sala dagli evidenti riferimenti massonici, venne alienato nelgi anni '80 dagli eredi Berenga, che vivono a Roma e a Brescia, in favore del Comune di Lanciano che all'epoca pensò fosse cosa opportuna trasformare il monumento, arrivato integro fino ai nostri giorni, in alloggi popolari. L'intervento venne successivamente bloccato, ma ormai erano andati perduti gran parte dei parati e dei pavimenti originali e ora l'immobile versa in un vergognoso stato di degrado e di abbandono. 

La ricca biblioteca venne donata alla locale Biblioteca Comunale "Raffaele Liberatore" mentre l'archivio di famiglia è conservato presso la locale sezione di Archivio di Stato come Archivio Berenga anche se credo che gran parte della documentazione sia di pertinenza dei Napolitani dal momento che palazzo Berenga andò distrutto durante i bombardamenti del '44. 

Riguardo alle sepolture, la chiesa di Santa Maria Maggiore è la parrocchiale del quartiere di Civitanova. Al suo interno, in una parte del tempio dismessa dopo un singolare "restauro" avvenuto negli anni '60, si conserva ancora, sebbene offuscata dall'incuria, la Cappella Napolitani, ornata da dipinti e stucchi del XVIII secolo. 

Le chiese di San Giuseppe erano due, una dedicata a San Giuseppe Calasanzio, che venne demolita intorno al 1830 per la costruzione del Teatro. L'altra, che credo sia qualla che ci interessa, più nota come chiesa di San Filippo, venne costruita nel XVII secolo dai Confratelli dell'Arciconfraternita della Morte e Orazione, che accogliava solo gentiluomini. 
Purtroppo anch'essa è stata completamente smantellata nel dopoguerra, non ne resta che la facciata, lungo la via dei Tribunali. Nella cripta della chiesa, detta Terrasanta, venivano inumati i Confratelli e i loro familiari. Vi era anche l'usanza di tenere esposti i loro teschi lungo le pareti, col nome scritto sull fronte. 
L'Arciconfraternita è invece tuttora fiorentissima ed ha sede, dagli anni '50, nella Chiesa di Santa Chiara. 

I Napolitani, benchè non insigniti di titoli nobiliari, alzarono stemma che cercherò di pubblicare al più presto. 
 

Domenico Antonio Napolitani, quasi sicuramente cappostipite della famiglia, è citato in un documento del 1681 per la costituzione di dote della figlia Francesca. La famiglia pare fosse di origine umbra, di Norcia secondo alcune fonti. Da Domenico nacque Ignazio che impalmò la sorella del ricco mercante Domenico Coli. 

Ho provato a cercare notizie della famiglia Laber sul volume di Vittorio d'Anelli "Ricerche di Araldica Vastese" pubblicato nel 1973, ma purtroppo l'autore non ne fa menzione. 
 
 Domenico Antonio Napolitani, quasi sicuramente cappostipite della famiglia, è citato in un documento del 1681 per la costituzione di dote della figlia Francesca. La famiglia pare fosse di origine umbra, di Norcia secondo alcune fonti. Da Domenico nacque Ignazio che impalmò la sorella del ricco mercante Domenico Coli.