La straordinaria reciprocità dei
triangoli aurei |
|
Secondo la definizione di Erone di
Alessandria
lo gnomone è qualsiasi figura che, aggiunta (o sottratta) ad un altra,
conserva
la similitudine tra la figura risultante e quella originaria. |
Ecco i due famosi triangoli aurei. Due
triangoli isosceli, uno acuto e uno ottuso, che hanno i lati diversi in
rapporto aureo. Di questi viene mostrata chiaramente la loro
straordinaria reciprocità. L'acuto è la somma di una serie infinita di
ottusi così come l'ottuso è la somma di una serie infinita di acuti.
In entrambi i casi i lati delle serie geometriche di triangoli
decrescono in rapporto aureo. Questa proprietà mirabile, inevitabilmente, si
pone in contrasto netto con l'uso tanto diffuso quanto errato e
discriminante di riservare il termine triangolo aureo solo all'acuto mentre
l'ottuso sarebbe semplicemente lo gnomone aureo. In realtà, almeno secondo la
precedente definizione di gnomone, si vede bene che se
è vero che l'ottusangolo aureo è lo gnomone dell'acutangolo il viceversa è
non meno vero! Molto meglio sarebbe quindi chiamare i due triangoli aureo
acuto e aureo ottuso o aureo di prima specie e aureo di seconda specie. |
English version
The extraordinary reciprocity of golden
triangles |
|